L’Orchidea è tra i fiori preferiti dagli italiani, per la sua eleganza e raffinatezza. Sembra essere una pianta molto delicata il che fa pensare che sia complicato farla crescere sana

Esistono tantissime varietà di orchidee, quella più comune è la Phalaenopsis, che si trova nella maggior parte dei negozi e delle nostre case. Queste orchidee sono originarie dell’Asia e sono tipiche delle zone calde e umide. La loro particolarità è che crescono attaccate alla corteccia degli alberi. Le radici, infatti, sono tutte aeree, quindi questa pianta non ha bisogno di terra per crescere. I loro fiori hanno spesso grandi dimensioni e una lunga fioritura.

Questa pianta viene generalmente coltivata in vaso e si possono utilizzare tutte le tipologie di contenitore, da quelli classici in terracotta a quelli di plastica, includendo persino quelli in tessuto. Gli esperti, però, consigliano di prediligere dei vasi trasparenti in vetro o anche in plastica, perché consentono alle radici di prendere luce e svilupparsi al meglio. Le radici delle orchidee svolgono una funzione simile a quella delle loro foglie, ovvero contribuiscono al processo di fotosintesi clorofilliana. Le loro radici sono ricoperte da uno strato bianco, che permette alla pianta di assorbire l’acqua di cui necessita. Il vantaggio dei vasi trasparenti è sicuramente che possiamo verificare facilmente lo stato di salute delle radici e il loro bisogno di acqua.

Data la sua origine tropicale, l’orchidea non è una specie floreale resistente al freddo e alla vita all’aria aperta durante tutto l’anno, per questo si raccomanda una coltivazione nell’ambiente di casa. Il suo clima ideale si aggira attorno ai 17-25 gradi, anche se, con la giusta dose d’acqua e il corretto livello di ventilazione, può arrivare a sopravvivere ed essere in salute anche oltre i 30 gradi. Quando le orchidee vengono fatte crescere in zone troppo fredde, iniziano a comparire sulle foglie e sui fiori macchie scure che portano al deperimento della pianta. Le condizioni di vita di questa specie prevedono due accorgimenti importanti: mai esporre un’orchidea alle correnti d’aria e, allo stesso modo, alla luce diretta del sole. Questa pianta ha bisogno di luce filtrata da una tenda o da un altro tipo di protezione: in estate, i raggi solari potrebbero bruciarne le foglie, mentre in inverno l’assenza di luce ne bloccherebbe la crescita e la fioritura.

La causa principale di morte di un’orchidea è la troppa acqua! In generale, il terreno delle orchidee deve essere sempre umido e drenato, limitando le annaffiature a solo quando sono necessarie. Questo perché, se viene bagnata troppo spesso, si rischia di creare dei ristagni all’interno del vaso che vanno a far marcire le radici della pianta.

In estate o durante la stagione invernale quando c’è il riscaldamento domestico acceso, l’orchidea va bagnata con regolarità, anche 3 o 4 volte a settimana, assicurandosi sempre prima delle condizioni del terriccio. In primavera e in autunno, invece, bisogna ridurre la quantità d’acqua a una o 2 volte a settimana. Il momento della giornata migliore per annaffiare l’orchidea è al mattino presto così che l’acqua abbia tutto il tempo di evaporare durante il giorno scongiurando il rischio dei ristagni.

Non sempre l’assenza di fiori, però, è sinonimo di cattiva salute delle orchidee. Come succede alla maggior parte delle piante, anche questa ha un periodo di fioritura limitato nel tempo che varia a seconda del Paese in cui si trova. In Italia, normalmente, la stagione invernale è quando la Phalaenopsis e simili riposano, per poi ritornare a fiorire con temperature esterne più miti, agli esordi o a metà della primavera.

È possibile vedere quando le orchidee si ammalano perché mostrano evidenti segni esterni. Tra le cause più frequenti, c’è la scorretta illuminazione, che può essere o eccessiva con i raggi del sole diretti sulla pianta o troppo scarsa e che quindi ne impedisce la fioritura e la crescita delle foglie. Allo stesso modo, va tenuta in considerazione l’umidità del substrato e dell’ambiente circostante: per le sue condizioni di vita ideali, un’orchidea avrebbe bisogno di alti livelli di umidità, che si aggirano intorno al 70%. Una tecnica molto semplice per assicurarle la giusta umidità consiste nel mettere il suo vaso all’interno di un altro contenitore più grande, sul fondo del quale dev’essere sistemata dell’argilla espansa e dell’acqua.

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